Salvatore Contino è nato a Nicosia nel 1959 e vive a Roma dal 1980.
Ha sempre conservato il desiderio di fare qualcosa di artistico ma per tante vicissitudini legate alla sua personale sopravvivenza ha dovuto sempre tralasciare tali aspetti presenti nella sua anima.
Ultimamente cerca nel mondo grafico di sperimentare le istanze più profonde dei propri stati d'animo e così dalla fotografia che gli permette di catturare emozioni passa all'altro aspetto altrettanto creativo che la grafica al computer permette.
Non ha molte pretese ma cerca di stabilire un contatto con i propri sensi profondo e sublime volto a investire dell'essenza dell'essere ogni cosa che lo catturi.
In pratica, cerca nel senso dell'essere l'affermazione del proprio senso della vita speranzoso com'è di accedere un po per gradi all'elevazione della mente.
Ha dato vita a questa comunità che alla pari di lui pensa creda in questo mondo della grafica, dell'arte e della fotografia.
Tale comunità dovrebbe essere la partenza per tutti per un viaggio nel mondo della realtà e dell'immaginario profondo che vive in ognuno di noi ma che non sempre riesce ad affiorare nei meccanismi in cui ognuno si trova coinvolto.



Salvatore Contino - Biografia







Per contattare l'Artista potete farlo tramite posta-elettronica all'indirizzo: s_continoq@hotmail.com

Tel. (+39) - 06 2002341
Cell. (+39) -338 6914497


Sito Web: http://communities.msn.it/arteecomputer
Recensione
di Mario Cristiano Sabbatini

from E. by T.A.


Ho chiesto a Tore cosa significassero per lui i suoi lavori. Mi ha risposto: io mi sento di rinascere attraverso di loro. Il significato di questa renaissance espressiva. La consapevolezza di non essere solo fatti per ricevere informazioni in forma di immagine ma anche per ridarle all'esterno arricchite, rielaborate dal nostro io-artista (...)

"...Questa nuova arte una volta stabilito che l'espressione artistica non è un optional nella condizione umana ma una necessità, un bisogno paragonabile, pure con le dovute accezioni, a quello che il corpo umano ha di respirare o sognare o sorridere determinerà, il passaggio ad una interattività che, non più formale o frutto tutt'al più della gentile concessione di qualche artista che si lascerà interferire alla periferia del suo pensiero (...)"

"...Di questo cambiamento epocale è senz'altro parte Tore e il suo senso di rinascenza. Nei suoi lavori sono tutti evidenti i tratti caratteristici di un'arte partecipata: 1) l'uso ibrido e indifferente della tecnica 3D che crea dal nulla scenari e corpi oppure della fotografia softwerizzata successivamente - libertà della forma espressiva e nessun vincolo che possa relegare questa forma all'interno di stilemi adabatici - premessa indispensabile per una pratica artistica che possa essere e che si faccia trapiantare e dissolvere dentro mille altre pratiche della stessa natura; 2) la chiara e limpida convinzione del carattere sociale di cui, semmai, un'arte partecipata debba essere inondata sempre, come dire che, se aveva ragione Northrop Frye a dire che l'arte tende ad abolire le classi allora, l'arte partecipata è giocoforza questo concetto fatto carne; 3) invece di una fede incrollabile nella propria presunta genialità una fede incrollabile e disincantata (un'unica vera passione tradotta in due aggettivi) nella possibilità di poter sempre aggiungere qualcosa al proprio lavoro (...)"
"... un'opera d'arte partecipata raramente d'ora in poi potrà essere il frutto di una sola espressione artistica che dire di più?

Buon viaggio Tore. In ogni Odissea ci sarà sempre un Ulisse, un Telemaco o uno Stephen Hero... chi sarai tu?



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Salvatore Contino

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